Archivi tag: incendi

Incendi nei boschi bresciani, sei persone denunciate

Da BresciaSettegiorni del 30-03-2019

Condizioni metereologiche eccezionali per la stagione e grave imprudenza hanno fatto impennare il numero di incendi boschivi in questo scorcio di inizio anno.

Le cause

Da inizio anno si sono verificati oltre 30 incendi boschivi, tra i più significativi ricordiamo quelli di Tignale e di Lumezzane. Tra le cause sicuramente imperizia e negligenza la fanno da padroni. Le scarse precipitazioni infatti hanno determinato il prolungamento, in provincia, del periodo di massima pericolosità per gli incendi boschivi decretato dalla Regione Lombardia. Nella maggior parte dei casi il  modus operandi è stato sempre il medesimo: il proprietario del terreno effettuava lavori di ripulitura e poi decideva di dar fuoco ai residui vegetali. Imprudenza, condizioni metereologiche critiche, e seccume della vegetazione hanno poi fatto il resto.

I responsabili

In alcuni casi il tempestivo intervento dei Carabinieri forestali di Brescia ha portato ad individuare gli autori degli incendi. I militari da gennaio ad oggi hanno denunciato per incendio boschivo 6 persone colte in flagranza di reato nei comuni di Sabbio Chiese, Gavardo, Pezzaze, Polaveno, Sarezzo e Sonico. A conferma del proliferare di questi comportamenti assai pericolosi ci sono anche le circa 50 multe ai cittadini che hanno acceso dei fuochi, i quali, fortunatamente non sono degenerati in veri e propri incendi boschivi.

Richiamo alla prudenza

Il richiamo alla prudenza appare superfluo, un incendio boschivo oltre a determinare un grave danno alla natura mette in serio pericolo anche la pubblica incolumità. Con la primavera, inoltre, le aree verdi di tutta la provincia tornano a ripopolarsi di turisti, che a seguito di un incendio boschivo potrebbero trovarsi a rischiare la vita.

APPELLO DEL WWF PER AZIONI CONCRETE CONTRO L’ABBRUCIAMENTO DI RIFIUTI VEGETALI PER EVITARE ULTERIORE INQUINAMENTO DELL’ARIA 

COMUNICATO STAMPA
APPELLO DEL WWF PER AZIONI CONCRETE CONTRO L’ABBRUCIAMENTO DI RIFIUTI VEGETALI PER EVITARE ULTERIORE INQUINAMENTO DELL’ARIA

 

Il WWF Bergamo Brescia si appella alla Prefettura, a Regione Lombardia ed ai Sindaci, affinchè sollecitino tutti gli addetti al controllo del territorio a non sottovalutare l’inquinamento prodotto dalla combustione dei rifiuti vegetali all’aperto, peraltro -quando vicina ai boschi – tra le principali cause di innesco di devastanti incendi.

Sono infatti numerose le segnalazioni di cittadini che lamentano il disagio creato dal fumo acre proveniente dalla bruciatura di residui vegetali, a cui spesso si associano rifiuti di varia natura, ammorbando l’aria di sostanze pericolose ed inquinanti.

Non di meno viene segnalato un uso improprio di caminetti che divengono veri e propri inceneritori casalinghi; tutto ciò con la pressoché impossibilità di intervento da parte degli Organi di Polizia, vuoi per sottovalutazione della pericolosità, vuoi per mancanza di personale, e non di meno anche per mancanza di sensibilità al problema dell’inquinamento atmosferico ed alle conseguenze – sia sulla salute dei cittadini che all’ambiente.

Tutto ciò in un periodo dove la critica situazione climatica concentra gli inquinanti negli strati bassi dell’atmosfera e quando sarebbero indispensabili comportamenti responsabili da parte di tutti.

Il WWF auspica che le Forze dell’Ordine intervengano con tempestività e sanzionino coloro che accendono fuochi all’aperto ed utilizzano impropriamente i caminetti; ai Sindaci in particolare si chiede che vengano attivati controlli per prevenire tali forme di inquinamento facendo rispettare le normative vigenti in materia.

Nel merito del problema, che si presenta ogni anno, soprattutto nel periodo invernale, molti cittadini si domandano: è possibile liberarsi dei residui vegetali (rovi, ramaglie, resti di tagli di alberi ed arbusti) derivanti dalla manutenzione dei giardini, dei parchi urbani e de boschi mediante il loro abbruciamento? La risposta non può che derivare dalle normative vigenti – rispondiamo come WWF alle numerose segnalazioni – bisogna rispettare le disposizioni in materia di prevenzione degli incendi boschivi e quelle in materia di inquinamento atmosferico.

Gli Enti territoriali, compresi i Comuni, possono in qualsiasi periodo vietare la combustione di materiali vegetali quando vi sono le condizioni meteorologiche sfavorevoli e per le quali dalle attività di combustione possano derivare rischi per la salute pubblica con particolare riferimento al rispetto dei limiti annuali delle polveri sottili (PM10).

Il WWF ricorda che numerosi Sindaci, nonostante abbiano sottoscritto il “Patto per l’aria pulita” con la Regione Lombardia, in particolare per le area più a rischio inquinamento, non si attivano concretamente per far rispettare i divieti.

Le norme regionali prevedono infatti la massima restrizione sulle emissioni inquinanti e di conseguenza il divieto di combustione dei residui vegetali fino al 15 aprile, e per questo anche l’uso delle auto deve essere limitato (con specifico riferimento a quelle più inquinanti).

In conclusione: dobbiamo contribuire con comportamenti rispettosi a migliorare l’aria che respiriamo, usando meno l’auto e magari investendo in modelli meno inquinanti, ricordando che ci sono buone pratiche nella gestione dei rifiuti vegetali, come il conferimento alle piattaforme ecologiche, la triturazione e il compostaggio.

Tutti i cittadini che si impegnano con comportamenti sostenibili si aspettano di conseguenza dalle Istituzioni azioni coerenti e non contraddittorie, per il rispetto della salute e dell’ambiente.

 

Associazione WWF

Bergamo-Brescia Onlus

Il Presidente

Danilo Rossi

scarica il comunicato stampa in PDF